Consulenza, la parola chiave è passione

Quante volte abbiamo pensato e deciso, nel momento in cui avevamo un’esigenza di consulenza professionale specifica: “voglio servirmi dello studio più grande e rinomato del settore, dei migliori nel campo?”, siamo andati in quella direzione e… alla fine siamo rimasti con quel sapore amarostico dentro noi, con quella sensazione che poteva essere fatto meglio. Certo è una sensazione, non abbiamo prove, non abbiamo competenze specifiche per dare valutazioni. 

Avendo collaborato con studi grandi e famosi, ho notato che la massima attenzione dei consulenti va ai clienti di grandi dimensioni, che creano grande fatturato e, inevitabilmente, le piccole aziende e realtà non riescono ad essere trattate con quella particolare cura e tutta la passionalità che le loro idee ed invenzioni geniali richiederebbero. 

Così nel tempo ho elaborato un mio vedere e sentire in merito ai rapporti nella consulenza in generale e in quella di Proprietà Industriale in particolare: piccole realtà aziendali ed industriali è meglio che lavorino con altrettante piccole realtà di consulenza, a patto che queste operino con competenza e passione, in sinergia col cliente; così come grandi realtà industriale è bene che operino con grandi realtà di consulenza.

In tal modo non si corre il rischio che l’invenzione della mia vita, quella in cui credo tantissimo, sia lavorata forse dall’ultimo arrivato del grande e rinomato studio di consulenza…

La parola chiave è passione, che si declina in dedizione, ascolto profondo, analisi approfondite e strategie ad hoc per ciascuna singola realtà aziendale, dove il consulente lavora a stretto contatto con l’inventore ed il reparto di R&D dell’azienda.

Ci vuole passione per realizzare una tutela efficace e creativa, così valorizzando l’invenzione in cui ho investito davvero tanto.